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Marco Giuntelli
con la maglia della Bianchi |
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Battista Giuntelli con la maglia della Bianchi |
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Omaggio a Giuseppe Fassi
Corridore per i F.lli Giuntelli
Categoria Allievi, Dilettanti, Anni '40 |
I fratelli Giuntelli, Battista e Marco, ancora oggi ricordati quali tenaci e valorosi corridori di un'epoca in cui il ciclismo significava impresa, fatica e gloria, nacquero agli inizi del novecento rispettivamente a Calliano e a Tonco, in provincia di Asti (paesi natali, dove i loro genitori e zii gestivano la produzione di gesso nella cava di proprietà dall'OTTOCENTO).
Il loro legame fraterno divenne sempre più saldo proprio grazie alla passione per la bicicletta, che manifestarono fin da ragazzini.
Notati da alcuni tecnici sportivi, per le loro doti, furono da essi spronati ad intraprendere l'attività' agonistica.
L'avventura sportiva di Battista e Marco iniziò nei primi anni venti del novecento, confermando le attese di chi aveva scommesso su di loro.
Ben presto si imposero all'attenzione di quel pubblico che amava il ciclismo ottenendo risultati considerevoli: nel 1924 Marco vinse la Milano-Torino nella categoria Dilettanti, mentre Battista si piazzò al secondo posto al Campionato Italiano Dilettanti; nel 1925 diventarono professionisti: Marco si piazzo' quarto assoluto nella classifica generale alla Milano-Modena e Battista secondo assoluto nella classifica generale al Giro di Lombardia, arrivando primi nelle relative categorie juniores, guadagnandosi la citazione sull'albo d'oro de Pneumatici Pirelli. Difesero i colori delle grandi squadre del tempo, come Atala, Dei, Bianchi, Prina, Touring (Spagna), Mifa (Germania), Opel (Germania), partecipando a numerose competizioni in Italia e all'estero: ricordiamo in particolare, Milano-SanRemo, i Giri d'Italia, i Giri di Lombardia, Tour de France, Nice-Toulon-Nice (Francia), Deutschland Rundfahrt (Germania), Volta a Catalunya (Spagna), regalando gioia e risultati ai tifosi sempre più pronti a sostenerli e a seguirli.
Gli anni '30 segnarono una svolta nella loro vita agonistica e lavorativa: si trasferirono in Francia, a Nizza, dove continuarono a correre collezionando piazzamenti degni di nota; qui Battista aprì una bottega di cicli, con al suo fianco sempre il fratello, che nel contempo aiutava la sua prima moglie nell’attività di famiglia.
Conclusa la soddisfacente carriera sportiva, ritornarono definitivamente in Italia a distanza di alcuni anni l'uno dall'altro e aprirono due negozi di cicli nel centro di Asti, frequentati abitualmente da una vasta clientela di qualunque età.
Qui vendevano marchi rinomati, come Frejus, Benotto e le biciclette di loro produzione "Giuntelli". Furono onorati della gradite visite dei campioni Learco Guerra, Gaetano Belloni, Domenico Piemontesi e Giuseppe Pancera, loro avversari e compagni di gara in numerose competizioni.
Battista e Marco furono anche "patron" di due squadre di ciclisti (scoperti da loro), che gareggiavano con le biciclette "Giuntelli", ricordiamo fra questi Alberto Negro (allievo, dilettante, ciclista professionista), Francesco Roberto (allievo, dilettante, pistard), Giuseppe Fassi (allievo, dilettante), Gino Olivieri (allievo, dilettante), Attilio Fassio e ancora altri.
A sessant’anni dalla loro scomparsa, che avvenne nel 1964 nella città di Asti e in altri luoghi, diverse persone, oltre a ricordare con profondo affetto i fratelli, conservano tra le memorie più care una bicicletta recante quel nome glorioso.
Valter Mortara (Gestione costruzione ciclo "Marco Giuntelli")
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Articolo tratto da
Il Cittadino del 1947.
Marco Giuntelli direttore sportivo del gruppo
Way Assauto |
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